Di Fiorentino Marco Lubelli – 7 Dicembre 2020
La stratosfera è inquieta, quali potrebbero essere le conseguenze a lungo termine? Sappiamo quanto la stratosfera sia importante per l’andamento dell’inverno sul nostro emisfero. Abbiamo visto nello scorso articolo l’andamento della stratosfera nell’inverno 2019-2020, con le sue determinanti conseguenze sulla stabilità del VP e, sul pattern climatico europeo.https://www.progettoscienze.com/blog/il-vortice-polare-stratosferico-2019-20/ Nel 2019 l’andamento del VP fu particolarmente lineare, dopo un novembre instabile andò progressivamente approfondendosi tra dicembre e gennaio, diventando una vera e propria “trottola vorticosa” tra gennaio e febbraio. Vediamo che sta accadendo invece quest’anno partendo dalle anomalie termiche a 10 mb (alta stratosfera) e dal loro andamento tra l’inizio di novembre ed oggi.
Stratosfera inquieta: alternanze di crisi e ricompattamenti del VP
Evidentissima in questa animazione la partenza del mese di novembre con anomalie prevalenti negative, QBO positiva e minimo solare, corrispondono a questo pattern, Vortice Polare dunque molto forte, come abbiamo visto nell’articolo dedicato all’andamento climatico di novembre. Ma, verso la fine del mese iniziano a palesarsi importanti anomalie i due zone molto interessanti per il proseguo della stagione che qui di seguito mostriamo attraverso i singoli frame per i primi 4 giorni di dicembre.
Esistono due zone con anomalie termiche in aumento: sulle isole britanniche e la penisola scandinava e, simmetricamente sul Pacifico. Il VP appare dunque ellittico e sottoposto ad una prima importante destabilizzazione come vedremo nelle prossime animazioni.
Bellissima questa animazione dove si vede nitidamente una rotazione oraria all’inizio del mese del VP alla quale si sostituisce immediatamente quella antioraria tipica della QBO positiva. Ma, ancora più importante appare l’evoluzione delle anomalie dei geopotenziali con un approfondimento delle anomalie negative, sintomo di un VP forte, come poi puntualmente si è verificato nel corso del mese e una veloce e progressiva instabilizzazione della figura polare a causa degli stessi centri visti in precedenza nel quadro termico. Sono infatti molto importanti le due figure speculari di anomalie positive dei geopotenziali in zona Scandinava e Aleutinica che come una morsa potrebbero nel futuro determinare lo split del vortice polare come appare evidente anche a 100 Hpa dove alla fine dell’animazione appare evidente lo split del VP, ormai già in evoluzione in un nuovo ricompattamento.
A Natale la prima irruzione continentale?
Evidente lo schema ormai consolidato dell’andamento del VP a 100 mb (bassa stratosfera). Appare chiara una continua alternanza tra approfondimenti del VP seguiti a destabilizzazioni con veri e propri split. Lo schema pare potersi ripetere anche per il prossimo futuro. Infatti appare ormai evidente un nuovo compattamento del VP con una probabile fase stabile per l’Europa già dal prossimo fine settimana. Ma attenzione, lo diciamo fin d’ora: interessanti prospettive per i giorni subito precedenti il Natale quando il VP potrebbe subire una nuova importante crisi, questa volta con possibili ripercussioni importanti in Europa con il possibile avvento della prima irruzione di stampo continentale. Ne riparleremo.
Fonte: Progetto Scienze