Un gruppo di ricercatori ha annunciato la scoperta della più fredda nana bianca mai scoperta finora, una stella talmente gelida che il suo carbonio si è cristallizzato in diamante.
La storia inizia quando Jason Boyles dell’Università della Virginia Occidentale scopre PSR J2222-0127, una pulsar distante 900 anni luce dalla Terra, in direzione della costellazione Acquario. Le pulsar sono stelle di neutroni che ruotano rapidamente sul loro asse; una stella di neutroni è uno dei due scenari che si presentano quando una stella massiccia esaurisce il suo carburante e collassa sotto la sua stessa gravità. L’altro scenario possibile è quello di un buco nero. Il materiale che costituisce una stella di neutroni è così denso che una sua cucchiaiata peserebbe un miliardo di chili in più del monte Everest.
Dai poli delle pulsar escono due lampi opposti di onde radio, che illuminano l’Universo come un faro. Quando uno di questi lampi colpisce la Terra, i ricercatori possono identificarne la sorgente e scoprire così una nuova pulsar. Questi lampi sono così precisi che potremmo regolare i nostri orologi basandoci solamente sulle loro pulsazioni. Tuttavia, quando attorno a una pulsar vi è una stella compagna, o un pianeta massiccio, la cadenza regolare dei lampi viene disturbata.
Le prime osservazioni della nuova pulsar indicavano una velocità di trenta rotazioni al secondo. Per due anni, la pulsar è stata oggetto di approfondite analisi condotte dal telescopio VLBA. Dopo aver individuato delle irregolarità nella cadenza dei lampi e aver così dedotto la presenza di una stella compagna attorno alla pulsar, i ricercatori hanno analizzato la distorsione del tessuto dello spaziotempo causata dalla presenza della compagna.
Usando questi dati, i ricercatori hanno dedotto la massa dei due oggetti: 1,2 masse solari per la pulsar e 1,05 per la compagna.
Il passo successivo è stato quello di determinare la natura della compagna. Esclusa la possibilità di una seconda stella di neutroni – in questo scenario, le orbite delle due stelle sarebbero dovute essere molto più irregolari – il team ha intuito che si potesse trattare di una nana bianca. Tuttavia, quando hanno guardato la stessa porzione di cielo in infrarosso e nel visibile con il Southern Astrophysical Research Telescope e il Keck Telescope, non hanno trovato traccia della compagna.
«La nostra immagine finale dovrebbe mostrarci una compagna 100 volte meno luminosa di qualunque altra nana bianca attorno a una stella di neutroni e 10 volte meno luminosa di qualunque altra nana bianca in assoluto, ma non vediamo nulla», spiega Bart Dunlap dell’Università della Carolina del Nord. «Se si tratta di una nana bianca, e ne siamo quasi sicuri, dev’essere estremamente fredda».
La sua temperatura si aggirerebbe intorno ai tremila gradi Kelvin, poco più di 2700 gradi centigradi. Ciò significa che sarebbe in gran parte formata da carbonio cristallizzato, raggiungendo la composizione tipica dei diamanti.
«Ce ne sono di oggetti simili là fuori, ma dato che sono così oscuri sono molto difficili da individuare», spiega David Kaplan dell’Università del Wisconsin a Milwaukee. «È un oggetto davvero significativo».

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Articolo a cura di Raffaele Laricchia

Fonte Web: http://www.inmeteo.net/blog/2014/06/30/strepitosa-stella-scoperta-900-anni-luce-dalla-terra-e-gelida-ed-e-fatta-di-diamanti/