di James Delingpole 21 dicembre 2015

 
Un’altra settimana, e un altro studio che dimostra come i nostri guardiani ufficiali dei dati climatici sono stati esagerati, amplificando il “riscaldamento globale” per farlo sembrare più spaventoso, più urgente, più disperato con un bisogno impellente di fondi extra per i nostri guardiani ufficiali sui dati climatici …

Questo studio, co-autore, il meteorologo Anthony Watts (di Watts Up With That? famoso blog) mostra che almeno la metà del “riscaldamento” negli Stati Uniti dal 1979 è stato costruito dal NOAA.

Mentre i rilevamenti dei dati satellitari non hanno mostrato alcun riscaldamento globale da oltre 18 anni, i set di dati storici terrestri detenuti dal NOAA per la US Historical Climate Network (USHCN) continuano a mostrare la tendenza al riscaldamento.

Una delle ragioni di questa discrepanza, suggerisce lo studio, è che il NOAA fa uso di cherry-picking dei dati grezzi. Cioè, ha ignorato le prove di queste stazioni meteorologiche che mostrano poco o nessun riscaldamento nel tardo Novecento dando eccessiva enfasi alle temperature che mostrano il riscaldamento.

Ma anche per i dati che mostrano il riscaldamento, capita che siano meno affidabili. Questo, dimostra lo studio, sono stati maggiormente danneggiati dall’effetto isola di calore urbana – e di altri fattori ambientali.

Alcune centraline, ad esempio, sono state circondate da edifici o strade, dove, prima non esistevano costruzioni. Altre stazioni hanno avuto aeroporti in notevole espansione sempre dopo le istallazioni. Ciò significa che inevitabilmente le loro recenti misurazioni della temperatura sono state maggiorate – vale a dire, che sono stati distorti da fattori che nulla hanno a che vedere con il tempo o il clima.

Eppure, stranamente, questi dati sono quelli che il NOAA utilizza come base per le sue affermazioni sul “riscaldamento globale” negli Stati Uniti.

Se, tuttavia, si guarda a quelle stazioni meteorologiche che non sono state danneggiate – stazioni “imperturbate” – quello che si ottiene per gli Stati Uniti è un riscaldamento globale di circa la metà di quanto affermato dal NOAA.

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Se questo rappresenta mera incompetenza o frode calcolata da parte del NOAA saranno i tribunali a deciderlo in futuro. Quello che sappiamo è che il problema risale almeno al 1990, quando, per qualche motivo inspiegabile, il NOAA ha deciso di dimezzare il numero delle stazioni meteorologiche utilizzate per i dati ufficiali. Ancora più misteriosamente, quelli che ha scelto di mantenere tendevano a mostrare il riscaldamento globale, mentre quelli che ha scartato tendevano a mostrare un riscaldamento di molto inferiore.

 

Questo punto è sottolineato nel nuovo studio:

Si deve sottolineare che le stazioni perturbate ed eliminate da USHCN dimostrano significativamente tendenze di crescita inferiori a quelle utilizzate per entrambi i set delle stazioni dove bene e male sono state situate.

Forse dovremmo essere generosi con il NOAA e inserire la loro decisione di privilegiare le stazioni meteorologiche compromesse, invece che quelle precise, come una spettacolare stupidità e incompetenza.

Poi ancora, non dimentichiamo che il NOAA – in comune con i suoi amici della NASA GISS – è stata a lungo nelle mani di allarmisti climatici ferventi con un punto da dimostrare. Per loro è un atto di fede che il pianeta deve risultare in drammatico riscaldamento negli ultimi trenta o più anni, perché deve risultare tale la loro teoria, che emissioni di anidride carbonica di origine antropica inesorabilmente e catastroficamente guidano la temperatura del pianeta.

Ma se il contribuente finanzia gli scienziati del NOAA e NASA,  dove sono stati manomessi i dati grezzi – fino al punto di modificare una tendenza di raffreddamento trasformandola in una fase di riscaldamento – perché non ne abbiamo mai sentito parlare prima?

Lo abbiamo sentito. E molte volte. Ma solo, purtroppo, presso i siti specializzati scettici come Breitbart, Watts Up With That, Notalotofpeopleknowthat, Real Science e Bishop Hill, e da editorialisti dei giornali schietti come Christopher Booker.

E’ di dominio pubblico dal 2007, per esempio, che quando l’attivista James Hansen è stato incaricato dalla NASA GISS, estese rettifiche retrospettive sono state apportate per i record delle temperature superficiali degli Stati Uniti tra il 1920 e il 1999 in modo che la tendenza al raffreddamento è stato trasformato in riscaldamento.

Ma nulla di tutto ciò è mai stato tradotto in scandalo dai principali media che questi imbroglioni meritano. In parte, non c’è dubbio, questo riflette la polarizzazione dei corrispondenti ambientali (che tendono ad appoggiarsi pesantemente ai verdi) e in parte si tratta di una funzione di deferenza istintiva del CSM alle istituzioni pubbliche. Più di questo, però, è che questo scandalo, se mai sarà oggetto di indagini, ha il potenziale per far saltare il settore del riscaldamento globale di origine antropica fuori dall’acqua per sempre.

L’unica ragione è che la teoria dell’AGW è diventata una moda in primo luogo perché, per un periodo, sembrava che ci fosse una correlazione molto distinta tra le temperature in aumento e i livelli crescenti di CO² di origine antropica. Se – come sembra diventare sempre più evidente – queste temperature in aumento sono state, nella migliore delle ipotesi, esagerate da scienziati dubbi e, nel peggiore dei casi, falsificate, allora quello che abbiamo di fronte è il più grande caso di frode della storia.

E ci sono così tante persone con interessi acquisiti in questo tipo di frode – anche editori di giornali – che quando si è presentata l’evidenza, molti di loro in realtà preferirebbero non conoscere …

Fonte: Breitbart

Enzo
Attività Solare