Di Fiorentino Marco Lubelli – 13 Dicembre 2020
L’inizio di dicembre più nevoso degli ultimi anni in montagna
Questa mattina a Bologna ci siamo alzati con una bellissimo sole dopo due settimane di continue piogge, e nevicate in montagna. Il pattern che ha contraddistinto il tempo di questo inizio inverno è stato dominato dalla circolazione nord-occidentale, da un canale depressionario alimentato da aria polare marittima, responsabile, dicevamo, di una delle fasi più piovose e nevose della storia recente, sarà interessante vedere i dati definitivi, ma da queste mappe che alleghiamo qui di seguito, appare evidente l’anomalia straordinaria dei primi 10 giorni di dicembre, sia dal punto di vista dei geopotenziali che precipitativo.
Futuro stabile per l’Europa ma la stratosfera è in subbuglio
Ma veniamo al futuro perchè le anomalie di questo inverno 2020-21 non finiscono qui. Partiamo dalla situazione delle anomalie termiche stratosferiche.
Queste quattro immagini indicano in maniera inequivocabile lo stratwarming su tutta la colonna stratosferica. Interessante vedere come i riscaldamenti stratosferici si diffondano verso il basso determinando a 100 Hpa uno stratwarming in zona aleutinica. Il VP non può che esserne destabilizzato come vedremo nella prossima immagine.https://www.progettoscienze.com/blog/stratosfera-inquieta-possibile-futuro-instabile-per-il-vp/
Il VP, sotto l’azione dei disturbi stratosferici si ellittizza e addirittura sembra potersi spaccare. Come vedremo nelle prossime immagini lo split non avviene completamente.
A 144 ore il VP non si spacca e ciò determina quella strana forma a ciambella che nelle previsioni dei maggiori modelli matematici contraddistinguerà il pattern climatico nord-emisferico. Come vediamo abbastanza chiaramente l’asse di sviluppo del VP va da Canada alla Siberia centrale, questo determinerà il tempo dei prossimi 7 giorni almeno con: freddo intenso su Canada e Siberia centrale, correnti occidentali sull’Europa con una fase mite e stabile sull’Italia, contraddistinta da nebbie e inversioni termiche.
Nuova fase fredda a Natale?
Questo pattern, dicevamo, durerà per i prossimi sette giorni, ma la stabilità del VP quest’anno è minata dalla situazione stratosferica compromessa dai continui riscaldamenti previsti anche nei prossimi giorni, era da tempo che non vedevamo una simile situazione così precocemente in stratosfera.
Notate la perseveranza di questo riscaldamento stratosferico in zona aleutinica a 100 Hpa e l’inizio di un nuovo riscaldamento a 10 Hpa a 240 ore (tra 10 giorni) si tratta probabilmente di un classico TST event un meccanismo di propagazione del riscaldamento stratosferico dalla bassa stratosfera verso l’alta stratosfera a ripropagarsi verso il basso, un meccanismo che potrebbe condizionare l’intera stagione. Ed ecco le conseguenze sul VP con questa previsione a 10 giorni a 100 Hpa.
Il VP torna a destabilizzarsi, questa volta si forma una WAVE 3, il VP forma tre ondulazioni: una sul Canada, una sull’Estremo oriente la terza in direzione del continente europeo, potrebbe essere questa la prima irruzione artico-continentale della stagione con una nuova fase fredda proprio in prossimità del Natale. Potrebbe dunque formarsi un nuovo pattern con una onda polare che già si intravvede nelle ultime corse dei modelli. Vedremo se queste previsioni verranno rispettate, certamente c’è una parola d’ordine per questa stagione 20-21 DINAMICITA’.
Fonte: Progetto Scienze