Un cordiale saluto dal Dr. Marco Molinaro, meteorologo – 1 Novembre 2022
Rieccomi per la consueta minuziosa analisi inerente la proiezione mensile per novembre.
Già il titolo parla chiaro, novembre chiude definitivamente le porte all’hp, e ci porta le grandi piogge atlantiche autunnali old style, già ad iniziare da questa prima decade con una graduale affermazione del flusso mite occidentale piovoso alle nostre latitudini, abbiamo infatti le teleconnessioni favorevoli, AO negativa, Nao neutra/negativa, quindi nessuna novembrata da nessuna parte, e nessuna estate di San Martino, le piogge saranno molto abbondanti su tutta la nostra penisola, recupereranno i grandi laghi del Nord Italia, e tutti i grandi e medi corsi d’acqua, con il rischio poi in un secondo momento di piene e straripamenti.
Una prima intensa perturbazione con annesso vortice ciclonico dal 3 novembre e per molti giorni porterà un primo grande carico pluviometrico da nord a sud, venti intensi e mari di ponente in condizioni pessime, passato questo forte peggioramento, si instaura una intenso flusso di correnti occidentali al suolo temperato, molto umido, che porterà ancora tantissima pioggia questa volta soprattutto al nord ovest, sulla Liguria fino alla Sicilia, su tutto il versante tirrenico e l’appennino, ciò sarà coadiuvato da un improvviso surriscaldamento della Corrente del Golfo, che farà aumentare l’evaporazione in Atlantico, portando grosse depressioni cariche di pioggia alle nostre latitudini e sul Nord Africa, l’ITCZ sceso sottomedia, quindi l’anticiclone africano rientra nei suoi territori di origine, tornerà la neve sulle Alpi in maniera molto abbondante, il fiume Po vedrà aumentare il suo livello, nonché tutti i suoi maggiori affluenti.
Il Vortice Polare sta organizzando una serie di grossi sistemi perturbati atlantici destinati alle nostre latitudini, con venti molto forti e grosse mareggiate, ma, soprattutto tantissima pioggia.
Smentisco quindi tutte le cassandre che vedevano una prosecuzione della siccità per novembre. L’anticiclone delle Azzorre starà dietro le quinte, fra lo stretto di Gibilterra e il Marocco e le isole sue di appartenenza, lasciando scoperto il Mediterraneo e l’italia, l’autunno quindi continuerà a fare il suo dovere.
Una nota per la Laguna Veneta che rischierà il fenomeno dell’acqua alta, dovuto alle sciroccate impetuose che non mancheranno.
Un cenno poi al freddo invernale, un corposo assaggio lo avremo probabilmente in terza decade di novembre, più plausibile fra fine novembre e inizio dicembre.
Concludo tranquillizzando i comuni che gestiscono gli acquedotti, le falde acquifere nel corso di novembre vedranno un primo recupero, quindi ove sono in corso i razionamenti, potrà poi tornare la situazione normale.
La siccità verrà sconfitta in questo mese di novembre, rimarrà solo un brutto ricordo del passato.