Autore: Guido Guidi
Data di pubblicazione: 18 Marzo 2018
Fonte originale:  http://www.climatemonitor.it/?p=47817

Ehm… Cosa si diceva sulla simulazione dei Tornado?

Poco più di 30 metri di definizione orizzontale e verticale, poco meno di due miliardi di celle in cui è stato diviso un dominio di 120 X 120 Km alto 20 Km. Questo l’ambiente in cui si è mossa la supercella che un team di ricercatori dell’università del Wisconsin-Madison ha riprodotto per studiare la genesi di un Tornado che ha colpito Oklahoma nel 2011 e che ha raggiunto l’intensità massima (F5) della scala Fujita avanzata.

Ci sono voluti tre giorni di calcolo della porzione di capacità del supercomputer Blue Waters che è stata loro assegnata per riprodurre le condizioni a contorno dello sviluppo del Tornado.

Numeri e tempi che la dicono lunga sulla complessità del problema e sulle risorse necessarie per affrontarlo in termini operativi. Il video che hanno prodotto è davvero spettacolare e mostra per la prima volta, con la massima precisione possibile oggi, tutto quello che avviene all’interno di un mesociclone, fino all’innesco del suo prodotto più distruttivo.