Di Fiorentino Marco Lubelli – 3 Febbraio 2023
Abbiamo scritto più volte nel corso dei precedenti articoli come la particolare condizione della stratosfera avrebbe assicurato un febbraio freddo e dinamico. Confermiamo questa proiezione. La prima importante fase fredda avrà il suo apice nel corso della prossima settimana, quando a più riprese, nuclei di aria fredda continentale colpiranno il nostro Paese. Questa prima fase sarà molto importante per il proseguo del mese, infatti determinerà le condizioni per l’affermarsi di un cuscino gelido nei bassi strati in Val Padana che potrebbe dominare tutto il mese, con un nord, favorito per gelo, ed in prospettiva, neve. Perchè diciamo questo? Lo diciamo perchè la stratosfera è instabile. Proprio in queste ore registriamo un veloce e temporaneo split del VP a 10 Hpa.
Questo split è figlio di un riscaldamento repentino dell’alta stratosfera, che, in queste ore si sta già riassorbendo. Gli effetti di questo split si vedranno intorno al 10 di questo mese in zona polare.
Evidente la destabilizzazione del VP con i due nuclei quasi separati nel lobo candase ed in quello siberiano con uno scandinavian-pattern pronto a dominare il tempo dell’Europa. Ma, attenzione, a questo warming ne seguiranno altri, almeno due che presentiamo qui di seguito.
Riscaldamenti e destabilizzazioni che ci dicono una sola cosa: non si vedono all’orizzonte ricompattamenti duraturi del VP. In conseguenza di ciò ci aspettiamo per Europa ed Italia un lungo febbraio freddo, con caratteristiche che potrebbero passare repentinamente dalla circolazione secondaria continentale della prossima settimana a irruzioni polari marittime o addirittura artico-continentali. Appare, al momento difficile una azione retrograda a matrice asiatica, buran, questo perchè i riscaldamenti stratosferici non riescono a determinare una separazione totale del VP in due circolazioni indipendenti, per cui è più plausibile una situazione di up and down con successive accellerazioni del VP e repentine crisi che una crisi definitiva. Ecco che ci aspettiamo, proprio per questo, un mese dinamico a carattere freddo. Un febbraio dunque: finalmente invernale.
Fonte : Progetto Scienze