Di Fiorentino Marco Lubelli – 2 Aprile 2021
L’irruzione che colpirà l’Europa subito dopo Pasqua prende origine da un anomalo split del vortice polare, in una zona veramente anomala. Ci spieghiamo: se consideriamo i trascorsi episodi di irruzioni fredde tardive, esse hanno sempre preso origine da nuclei artico-marittimi o artico continentali.https://www.progettoscienze.com/blog/inverno-tardivo-in-arrivo-neve-al-nord-come-nel-1991/ Quella che stiamo per vivere è un vero e proprio unicum. L’irruzione che ci interesserà avrà le caratteristiche polari marittime. Vediamone la genesi utilizzando l’emissione di ECMWF di questa sera
Ore 12,00 del 2 aprile oggi.
Il vortice polare è compatto il suo centro si trova tra la Groenlandia e l’Alaska con temperature a 850 Hpa diffusamente inferiori ai -30°C e inferiori alla media del periodo.
Ore 12,00 del 3 aprile domani
Improvvisa azione a tenaglia sul vortice polare da parte di due alte pressioni: una sulla Siberia e l’altra sul Canada. Il VP, sottoposto a questa azione splitta.
Il VP si spacca in due parti: la prima si isola sulla Groenlandia la seconda va verso l’Alaska. Possiamo dunque confermare la straordinaria origine dell’irruzione prossima ventura: essa è indiscutibilmente polare marittima, direttamente proveniente dall’Alaska. Va detto, a tal proposito, che è molto raro che una irruzione proveniente dall’Alaska arrivi fin sull’Europa con caratteristiche molto fredde, infatti il passaggio sull’Oceano Atlantico riscalda le masse d’aria umidificandole. Il risultato di ciò è maltempo ma quasi mai neve in pianura, a meno che non ci sia un pregresso cuscinetto d’aria fredda sulle pianure. Questa volta, è questa è senza dubbio un’anomalia, le cose sembrano andare diversamente.
Ci spostiamo con la mappa sull’Europa sempre alle ore 12,00 del 4 aprile. Vediamo il nucleo gelido sull’Alaska con core gelido inferiore ai -30°Ca 850 Hpa, rari nel mese di aprile.
Notate le anomalie su Islanda e Groenlandia a 850 Hpa, esse sprofondano oltre i -12°C rispetto alle medie. Il nucleo gelido si “tuffa” in Oceano Atlantico.
5 aprile ore 12,00…un’altra anomalia.
La seconda anomalia di questa strana irruzione. Il nucleo il secondo nucleo gelido, quello che avevamo lasciato alla deriva verso l’Alaska, retrogredisce quasi a ricompattare il vortice polare, parte di questo pezzo di vortice polare si dirige verso il Labrador “gonfiando” l’Anticiclone delle Azzorre. Il vortice freddo invece che dirigersi verso la Gran-Bretagna come accade la stragrande maggioranza delle volte devia verso est.
Il centro depressionario sulla Scandinavia convoglia aria fredda sulla Gran-Bretagna, invece che sull’ Atalantico. Le masse d’aria fredda si umidificano e si riscaldano: la -10°C irrompe sulla Scozia, la -5 su Bretagna e Germania.
Una irruzione fredda anomala dalle conseguenze imprevedibili
L’aria fredda convogliata da un centro di bassa pressione sulla Scandinavia, irrompe su tutta l’Europa centro-occidentale, la -10°C a 850 Hpa arriva fin sulla Manica, la -5°C irrompe perfino sull’Italia. Ma quello che è più importante. e che senza dubbio determinerà l’imprevedibilità in fatto di fenomeni di questa irruzione, è proprio la sua matrice, essa sarà polare marittima, umida, fredda e molto instabile. Geopotenziali molto bassi in Val Padana, e ciclogenesi tutte da valutare in un contesto nel quale non possiamo escludere nevicate anche in pianura sull’Italia, in contesto nel quale l’intera Europa piomberà di nuovo in inverno, un inverno di cui sentiremo molto parlare.
Fonte: Progetto Scienze