Siamo alle solite! Ancora una previsione fallita, una delle tante lette in questi anni! Questa volta porta la data del febbraio 2018. Un “importante scienziato” del clima, tale James Anderson, ci avverte molto preoccupato che: “Il cambiamento climatico spazzerà via tutta l’umanità a meno che non la smettiamo di utilizzare combustibili fossili nei prossimi cinque anni”. Nel frattempo, i cinque anni sono passati continuando a utilizzare i combustibili fossili, ma, come tante prima di questa, non abbiamo visto nulla di tutto ciò.
Un paio di frasi delle tante di questo agonizzante articolo:
“Eminente scienziato del clima: gli esseri umani si estingueranno se non risolviamo il cambiamento climatico entro il 2023″
“La possibilità che rimanga del ghiaccio permanente nell’Artico dopo il 2022 è essenzialmente pari a zero”.
L’articolo afferma: “In un recente discorso all’Università di Chicago, James Anderson – professore di chimica atmosferica all’Università di Harvard – ha avvertito che il cambiamento climatico sta drasticamente spingendo la Terra indietro all’epoca dell’Eocene, 33 milioni a.C., quando non c’era ghiaccio su entrambi i poli. Anderson afferma che gli attuali livelli di inquinamento hanno già catastroficamente impoverito i livelli di ozono atmosferico, che assorbono il 98% dei raggi ultravioletti, a livelli che non si vedevano da 12 milioni di anni”.
E ancora: “La ripresa è quasi impossibile, ha sostenuto, senza una trasformazione dell’industria in stile Seconda Guerra Mondiale – un’accelerazione dello sforzo per fermare l’inquinamento da carbonio e rimuoverlo dall’atmosfera – e un nuovo sforzo per riflettere la luce solare lontano dai poli della terra. Questo deve essere fatto, ha aggiunto Anderson, entro i prossimi cinque anni”.
Chissà se questi “esperti del clima” saranno fermati, o meglio licenziati, oppure continueranno a seminare propaganda e terrore tra la popolazione del Pianeta.
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