La violenta eruzione del vulcano Calbuco in Cile, iniziata alle ore 01:00 ora locale di questa mattina è durata circa 6 ore per poi scemare gradualmente. Tuttavia, avvertono le autorità competenti della possibilità in un prossimo futuro, di una terza esplosione.
La zona resta delimitata con il divieto assoluto di accesso al vulcano entro un limite di 20 km, mentre lo stato di allerta viene mantenuto massimo, di colore rosso.
Durante la fase più intensa, una fontana di lava impressionante è stata osservata con una colonna eruttiva salita a più di 15 km di altitudine, ma alcune fonti parlano di 20 km. Un pennacchio di cenere si è rapidamente spostato verso nord, nord-est ed est in Argentina. Bombe incandescenti sono state espulse ad una distanza fino a 5 km.
Una forte attività sismica aveva anticipato l’eruzione, con una media di 150 terremoti vulcanici-tettonici, di magnitudo fino a 3.6 sono stati registrati durante la fase parossistica dell’eruzione. La caduta di cenere è stata significativa, fino a 50-60 cm nella vicinanza delle zone sottovento, mentre nelle zone più distanti di Los Ríos e Araucani ne sono caduti qualche millimetro.
Più di 4.100 persone sono state evacuate dopo la prima eruzione di ieri sera. Il coprifuoco è entrato in vigore nelle città di Puerto Montt, Puerto Varas e Puerto Octay dalle ore 23:45 alle ore 05:00 per evitare saccheggi nelle case e negozi rimasti abbandonati. Anche se l’eruzione è stata estremamente violenta, producendo un’abbondante e pesante caduta di cenere e flussi piroclastici, sembra che ci sia stata una sola vittima. Un giovane alpinista che al momento dell’eruzione si trovava in un rifugio di montagna è stato dato per disperso, presumibilmente si pensa deceduto.
Le immagini satellitari mostrano onde gravitazionali interessanti (onde ad anello a forma di ondulazione) nel pennacchio di cenere che si è sviluppato quando il pennacchio iniziale è salito nella stratosfera e si è diffuso lateralmente.
Enzo
Attività Solare
