Nell’articolo Influenza solare sul clima terrestre,  spiegai in modo dettagliato e matematicamente, che l’energia che effettivamente arriva sul nostro pianeta, a livello del mare, dipende prima di tutto dalla posizione del nostro pianeta lungo la propria orbita e poi, ovviamente, anche dall’attività magnetica del nostro Sole.

Oggi andiamo un tantino oltre

Prima di tutto bisogna considerare che l’0rbita del nostro pianeta varia in modo (per noi impercettibilmente) da una forma più circolare ad una maggiormente ellittica. Questa variazione di appena il 5%, che si completa in circa 100.000 anni, comporta una differente insolazione del pianeta durante i passaggi al Perielio e all’Afelio (rispettivamente il punto più vicino e più lontano dal sole). La conseguenza è ovviamente una differente quantità di energia che il sistema climatico riceve e accumula negli oceani.

Ad amplificare questa differenza, vi è un cambiamento nell’inclinazione dell’asse di rotazione del nostro pianeta. Questo movimento si compie in circa 41.000 anni e varia da un minimo di 21.5° ad un massimo di 24.5°. La differenza in termini energetici è quindi notevole e la si può calcolare con le formule riportate nell’articolo Posizione orbitale della Terra ed effetti climatici – ultima parte.

 


Il terzo fatto che concorre nella modificazione del “contesto” nel quale bisogna studiare il clima, è la PRECESSIONE, ovvero la lenta oscillazione dell’asse terrestre di 23.5° in un periodo di circa 23.000 anni… Oscillazione che ci porterà, al termine di questo periodo, ad una configurazione orbitale nella quale l’estate, che attualmente abbiamo con la Terra all’Afelio, ce l’avremo con la Terra al Perielio; mentre l’inverno, che attualmente abbiamo con la Terra al Perielio, ce l’avremo con la Terra all’Afelio.

 

Queste 3 variazioni dell’orbita terrestre e dell’inclinazione dell’asse di rotazione del nostro pianeta, sono noti come Cicli di Milankovitch.

Buona serata
Bernardo Mattiucci
Attività Solare