Posted By Guido Guidi
Data di pubblicazione: 4 Maggio 2017
Fonte originale: http://www.climatemonitor.it/?p=44406
Quando si parla, per lo più a vanvera, del consenso della comunità scientifica sulla materia dei cambiamenti climatici di origine antropica, forse non tutti sanno che si fa riferimento in larga misura a quanto scritto nei report dell’IPCC, che di quel consenso sono appunto il condensato.
Nell’immagine qui sotto, che viene da questo Tweet, c’è un elenco del livello di incertezza che quei report contengono e certificano su alcuni argomenti topici.
Variazioni della temperatura atmosferica, nubi, cicli delle siccità, eventi intensi, temperature oceaniche, modellazione della circolazione atmosferica, insufficienza dei dati, temperature oceaniche, valore predittivo dei modelli.
Serve altro? Se questo è il consenso, viva il consenso.
Nel frattempo, un pianeta duramente provato dal disfacimento climatico ed un clima sempre più insostenibile, continuano a produrre risorse in quantità mai viste prima.
Cereal supplies to remain ample in 2017/18; global prod in 2017 to drop slightly (0.4%) from the 2016 record high https://t.co/yzKFlf5KX2 pic.twitter.com/5wyBulCh8q
— Food and Agriculture Organization (@FAO) May 4, 2017
Anche su questo c’è consenso, ma siccome è un controsenso, nessuno lo dice.