Ormai ci siamo!
Il campo magnetico solare è ormai prossimo alla svolta e condurrà il sole verso un lungo letargo.
Sarà un procedimento graduale, fatto di cadute e risalite con una tendenza complessiva discendente, che si concluderà nel giro di 12/24 mesi.
I punti salienti, che ci fanno capire chiaramente che siamo al punto di non ritorno sono diversi:

1- La migrazione verso i poli dei buchi coronali.

I buchi coronali o CHs (Coronal Holes), sono sempre situati nelle zone polari durante le fasi di minimo solare. Poi man mano che il ciclo solare progredisce le CHs scendono di latitudine fino a raggiungere l’equatore nella fase di massimo, per poi risalire di nuovo quando la stella ritorna verso la fase di minimo.
Osservando la dislocazione attuale delle CHs, notate come si stanno portando di nuovo verso i rispettivi poli geografici (macchia azzurra di polarita’ positiva sul nord emisfero e macchia rossa di polarita’ negativa nell’emisfero sud). Dunque ci siamo: I buchi coronali migrano verso i poli e con loro si portano pure i rispettivi campi magnetici polarizzati. L’allontanamento delle 2 polarità farà diminuire l’interazione elettromagnetica globale che lentamente, ma progressivamente, si esaurirà liberando la nostra stella dalla presenza di macchie.

2-Il GMF (Global Magnetic Field), si è stabilizzato, mentre quello del nord emisfero stà regredendo.
Questa è la sintesi da ciò che risulta dalla lettura dei poli magnetici, dove il Nf (Nord Field), in 6 mesi è arretrato da +11 a +7, (ricordiamoci che dopo l’inversione dovrebbe progredire a velocità spedita invece di regredire). Si tratta di un segnale molto preoccupante e lo notiamo pure noi dall’assenza o quasi di attività magnetica nel nord emisfero.

La regressione del nord emisfero ha trascinato a sua volta tutto il GMF verso lo stallo (+12). Lo stallo dell’intero campo magnetico è sotto gli occhi di tutti (da giugno 2013 e cioè, dall’inversione ad oggi, e’ salito di appena 12 punti, appena 1/3 rispetto agli altri cicli solari con un pesante stop negli ultimi 2 mesi).
A questo punto resta attivo solo il sud emisfero: Pero’ dobbiamo tenere in considerazione che l’attività in questo emisfero è partita con 2 anni di ritardo rispetto a quello settentrionale.

3- La contrazione dell’Eliosfera.

Il vento solare e’ il termometro che misura la salute (magnetica) della stella.
Negli ultimi mesi si è registrata una pesante contrazione dell’eliosfera. Salvo la presenza di buchi coronali fronte terra il SW e’ rimasto abbondantemente sotto i 400 Km/s, con punte minime giornaliere di 250/260Km/s (velocita’ tipica dei minimi profondi). Anche questo dato ci fa capire quale sia la reale consistenza di questo ciclo solare.

Ci siamo amici lettori di Solar Activity. La resa dei conti è arrivata. Ora vedremo se tutto ciò che abbiamo sempre scritto in questi 2 anni diverrà realtà.

AR_CH_20140212

Giorgio Malavolta