Di Alessio D. G. – Sabato 11 Maggio 2024

Bentrovati a questo aggiornamento sull’attività solare e sui rischi per la sismologia terrestre.
Importante da evidenziare come a partire dal 20 aprile circa, vi sia stato un brusco e improvviso incremento nell’attività della nostra stella. Intorno al 23-25 aprile sia il numero di macchie solari (SSN) che del Solar Flux hanno superato il valore di 250, cosa che non si vedeva da oltre 30 anni. Inoltre negli ultimi 10 giorni circa, vi è stata una quasi quotidiana espulsione di Flares di classe M e X.

Tutto ciò evidenzia che stiamo entrando nella fase di max solare e di come sia iniziata l’inversione di polarità magnetica del Sole. Le fasi di inversione di polarità del Sole sono contrassegnate dalle tempeste solari più forti e frequenti, che determinano il picco del ciclo solare appunto e ultimano il passaggio al ciclo solare successivo. Tale fase di inversione in genere dura alcuni mesi e dovrebbe concludersi entro ottobre-novembre. In sostanza, ci attendono mesi con tempeste solari molto forti e reiterate (più frequenti ed intense rispetto al max del ciclo 24) con potenziali rischi gravi per la sismologia terrestre, le telecomunicazioni e linee elettriche. Già da 15 giorni a questa parte l’elevato e costante afflusso di particelle cariche dal Sole sta probabilmente determinando una progressiva e incisiva dilatazione dei quarzi presenti nelle faglie. Non di meno, settimana prossima (15-23 maggio) avremo un picco gravitazionale considerevole, dovuto alla congiunzione Urano-Sole-Giove-Venere Sedna alle Pleiadi, insieme a Saturno-Nettuno che iniziano una congiunzione larga.
Sempre settimana prossima, è previsto l’arrivo fronte Terra di un enorme regione con macchie molto attive (Ar 3645, 3643, 3647), che in aggiunta alla stimolazione gravitazionale indotta al campo magnetico del Sole dai pianeti in congiunzione, potrebbe facilmente dar luogo a diverse tempeste solari di classe X verso la Terra.

Si conferma la settimana prossima una fase ad altissimo rischio sismico, dovuta a fattori gravitazionali ed elettromagnetici congiunti.
Tra l’altro arriva in un periodo che statisticamente ha visto la maggior parte delle più importanti eruzioni vulcaniche e terremoti (congiunzione ciclica Sole ed altri pianeti alle Pleiadi): St. Helens 18 maggio 1980, Krakatoa 20 maggio 1883, Terremoto del Cile 22 maggio 1960 (il più forte mai registrato), eruzione Pelee’ maggio 1902, terremoto Friuli ed Emilia (2012).

19-20 maggio; 23-24 maggio date da tenere più sotto osservazione.

A questo punto mi pare doveroso aggiornare sul fatto che il rischio sismico è stato spostato in avanti e seppur limitato in fasi temporali ben delineate, anche la settimana precedente al solstizio d’estate (14-21 giugno), il periodo 20-26 agosto ed i giorni 18-25 settembre si prefigurano critici a livello sismico.

Questo spostamento in avanti del rischio sismico è dovuto al ritardo nell’avvio dell’inversione dei poli magnetici solari, in precedenza prevista per inizio marzo e poi effettivamente cominciata a fine aprile.

Da notare comunque a fine aprile in concomitanza con l’aumento vertiginoso del Solar Flux e del SSN con la Luna Piena l’eruzione esplosiva del vulcano Ruang, classificata come VEI 4+.

Per chi volesse approfondire le cause e le motivazioni sul rischio sismico previsto suggerisco questo link pubblicato da me nei mesi scorsi qui. P.s: Per quanto riguarda la fase di fine aprile possiamo dirla più o meno presa, anche se mi aspettavo qualcosa di più, specie per quanto riguarda il Nord America, che rimane comunque ad alto rischio adesso a fine maggio, metà giugno e poi fine agosto.