Il 6 settembre, un forte aumento della concentrazione di biossido di zolfo (SO2), è stato misurato ovunque in Irlanda per diverse ore nell’aria. Nel grafico sotto, vediamo un picco di quasi 200 microgrammi di SO2 per metro cubo d’aria, misurata a Dublino. In alcuni luoghi la concentrazione in Irlanda è anche arrivata a 300 microgrammi SO2 per metro cubo d’aria, il colpevole e chiaramente il Bárðarbunga.

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Una nube di anidride solforosa emessa dal Holuhrauneruptie ha raggiunto l’Irlanda. Ma non molto risalto è stato dato a questa presenza massiccia di SO2. Ma cosa succede quando i valori di SO2 aumentano ad oltre 200 microgrammi per metro cubo d’aria per la qualità dell’aria? L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che l’esposizione a breve termine (oltre 10 minuti) a 500 microgrammi di SO2 per metro cubo d’aria può essere dannoso.

L’estrapolazione di una concentrazione consentita per diverse ore, l’OMS da il limite di esposizione prolungata (una media di oltre 24 ore), la WHO da 20 microgrammi per metro cubo d’aria come limite di SO2. Concentrazioni più elevate possono portare a gravi problemi per la stessa salute e l’eventuale maggiore mortalità. Considerando questi limiti, si può quindi giustamente chiedere se il picco di SO2 in Irlanda del 6 settembre era per così dire innocente…

E’ forse giunto il momento che i governi europei non pensino solo a fissarsi su una possibile nube di cenere, ma iniziare seriamente a pensare alle possibili conseguenze per una nube di gas tossico che potrebbe propagarsi in tutto il nord Europa.

E non stiamo parlando di uno scenario come accadde per il vulcano Eyjafjallajökull nel 2010, ma la probabilità sempre più concreta circa uno scenario del Laki. L’eruzione del Laki per otto mesi nel 1783 e 1784 ci fu un’eruzione fissurale. Enormi quantità di gas solforosi tossici vennero rilasciati in atmosfera. L’impatto fu catastrofico sugli animali, specie sui greggi islandesi. Ma anche l’Europa venne coinvolta in maniera marcata. Nell’estate del 1783 una nebbia sulfurea tossica ricoprì tutta la zona del continente europeo occidentale che poi venne chiamata “foschia del Laki”. L’aumento dei tassi di mortalità vennero registrati in diverse città alla fine del 1783, che vennero portati in relazione con l’eruzione del Laki.

ENZO
ATTIVITA’ SOLARE