L’ultimo milione di anni è stato il milione di anni più fresco degli ultimi 250 milioni di anni.” – Ray Kraft

Di Ray Kraft IceAgeNow (USA)

Fonte: If we want to stop global warming we need to shut down underwater volcanoes

Traduzione a cura di Mauri Sesler (scientific translator)

Palaeotemperature-graphs-compressed

La sezione di Wikipedia dedicata alla Paleoclimatologia riporta una ottima illustrazione del costante cambiamento climatico degli ultimi 500.000.000 anni, con centinaia di cicli di riscaldamento globale / raffreddamento globale verificatisi negli ultimi 50 milioni di anni, e 10 cicli di riscaldamento globale / raffreddamento globale (“ere glaciali”) nel corso dell’ultimo milione di anni.

L’ultimo milione di anni è stato il milione di anni più fresco nel corso degli ultimi 250 milioni di anni, la linea di tendenza a lungo termine è stata in fase di raffreddamento per 250 milioni di anni.

Nessuna teoria del cambiamento climatico / riscaldamento globale può pretendere di essere perlomeno credibile A MENO CHE non sia in grado di spiegare in maniera plausibile i vasti cambiamenti climatici degli ultimi cinquanta milioni di anni, come minimo, durante i quali fasi di riscaldamento e di raffreddamento globale, come anche ere glaciali, sono andate e venute e il livello dei mari è salito e poi sceso di 122 metri o più, e questo è avvenuto di nuovo e di nuovo e di nuovo.

Vale a dire, per essere credibile, la teoria deve spiegare in maniera accettabile le prove che sono disponibili.

Osservando questo circo nella mia veste di avvocato, mi sembra che chi realmente crede che possa avere un qualsiasi effetto il cambiamento di qualche centinaio di parti per milione o parti per miliardo di tracce gassose in un clima in cui le temperature locali salgono e scendono di cinquanta gradi o più, in molti luoghi, tutti i giorni, riscaldandosi alla luce del sole, raffreddandosi all’ombra, stia solo comportandosi da stupido.

Illogico, irrazionale, delirante

Il mondo è diventato infatuato con una follia di massa.

Il fatto che le temperature possono salire e scendere di cinquanta gradi o più tra mezzogiorno e mezzanotte è una prova inconfutabile che la CO2, il NO2 (protossido di azoto), e il Metano, che sono distribuiti in tutta l’atmosfera in maniera piuttosto equilibrata, hanno ovviamente una capacità limitata di “intrappolare il calore,” e se fossero dei veri “cacciatori di calore”, la temperatura non potrebbe aumentare o diminuire di molto e molto rapidamente, come invece tende a fare.

Il vapore acqueo è invece una storia ben diversa; dove il clima locale è asciutto, le temperature locali si riscaldano molto rapidamente quando splende il sole, mentre si raffreddano molto rapidamente quando non splende il sole. Andate a fare campeggio nel deserto del Mojave, e troverete le prove conclusive di questo. Dove il clima locale è molto umido, come avviene ai tropici, non si verifica un eccessivo riscaldamento durante il giorno, e non si verifica un eccessivo raffreddamento durante la notte, ossia, il vapore acqueo tende a “intrappolare il calore”, per davvero.

In un messaggio a tutta pagina che è stato pubblicato sul Sacramento Bee nella giornata di Domenica 27 settembre, e che è stato pagato dal Dott. Lawrence Gelman di McAllen, nel Texas, si fa notare che il vapore acqueo presente nell’atmosfera assorbe 20.000 volte più energia termica di quanto non faccia la CO2.

Se vogliamo fermare il riscaldamento globale, dobbiamo interrompere l’attività dei vulcani sotto gli oceani che riscaldano l’oceano e che sono la causa maggiore della evaporazione del vapore acqueo dal mare nell’atmosfera.

https://en.wikipedia.org/wiki/Paleoclimatology